Sempre più spesso - soprattutto da chi critica in modo determinato Cesar Millan - vengono mosse delle accuse di maltrattamento da parte di Cesar Millan, ed in particolar modo mediante l'utilizzo del cosiddetto "collare elettrico".
Molte persone, in buona fede, fidandosi di quanto può dire il proprio veterinario o l'educatore cinofilo di riferimento, finiscono con il credere che davvero Cesar Millan sia un maltrattatore di cani e che infligga loro delle sofferenze mediante l'uso di strumenti dolorosi.
Anche tra coloro che svolgono in modo professionale un'attività cinofila (addestramento o riabilitazione) spesso si finisce con l'etichettare l'intero operato di Millan come "maltrattamento" seguendo una diffusa quanto infondata (ovvero non dimostrata) opinione per cui, appunto, egli utilizzerebbe ordinariamente il collare elettrico.
Crediamo quindi sia doveroso e necessario mettere chiunque nelle condizioni di conoscere quale sia il pensiero di Cesar Millan riguardo questo argomento. Normalmente si dovrebbe fare così: si chiede al diretto interessato e si ascolta quanto ha da dire.
Il suo pensiero lo possiamo evincere dalle decine e decine di puntate trasmesse attraverso la serie Dog Whisperer in cui è possibile apprezzare i metodi utilizzati da Millan.
Ma in particolare possiamo ascoltare dalla sua viva voce (scritta) attraverso le pagine dei suoi libri.
Vi invito pertanto a leggere con attenzione, pagina 114 del libro Il capobranco sei tu di Cesar Millan e Melissa Jo Peltier.
"Forse nessuno strumento comportamentale inventato dall’uomo è stato più denigrato del collare elettronico o, come lo chiamano i suoi detrattori, il collare shock. Io sono assolutamente d’accordo con chi critica questo strumento il quale, se usato scorrettamente o messo nelle mani sbagliate, non solo può traumatizzare il cane, ma anche danneggiare in modo permanente la fiducia che desiderate instaurare con l’animale.
Molte persone con una scarsa conoscenza di questo strumento credono che un collare elettronico provochi dolore. L’idea è che generi una specie di elettroshock. Se i primi modelli non potevano modificare la lunghezza o l’intensità dello stimolo ed erano meno attenti all’animale di quanto siano quelli odierni, attualmente tecnologia e strumenti sono cambiati. Oggi l’intensità della corrente elettrica prodotta da buoni collari elettronici è paragonabile al tipo di stimolazione TENS che gli uomini usano volontariamente su se stessi a scopo terapeutico. La mia coautrice fa stimolazioni intramuscolo TENS della durata di venti minuti, e descrive questa sensazione come una specie di punzecchiatura.
Un’altra cosa da tenere a mente circa le correzioni date da un collare di buon livello (e da un proprietario educato e sensibile) è la durata dell’impulso. Un’efficace correzione dovrebbe durare solo un quarantesimo di secondo, meno del tempo che una persona media impiega a schioccare le dita.
Ma se è davvero così perché, anche con un uso corretto del collare elettronico, il cane salta, sobbalza o guaisce? Alla maggior parte degli osservatori sembra impossibile non nuocere, in qualche modo al cane, ma questa è una cosa che naturalmente voglio evitare a qualunque costo. La differenza viene dalla differenza di base tra uomini e animali: la capacità di ragionare. La maggior parte degli uomini impara a conoscere l’elettricità fin da piccoli. Conosciamo le cause e gli effetti. I nostri cani no. I nostri amici a quattro zampe vivono in un mondo di causa ed effetto. La corrente viene fuori dal nulla, non ha contesto e quindi la vedono come una cosa da evitare.
L’impulso elettronico è uno strumento potente nel campo della punizione positiva. L’impulso elettronico colpisce il cane il quale lo collega istantaneamente all’oggetto o al comportamento in cui si è impegnato. NON è uno strumento da usare per l’addestramento giornaliero o per le situazioni in cui si desidera modificare un comportamento. Non è neppure uno strumento da usare su un cane per un periodo di condizionamento a lungo termine. Tuttavia, se usato correttamente da un proprietario addestrato , può salvare la vita di chi lo porta.
I pericoli del collare Elettronico
I collari elettronici possono avere conseguenze negative nelle mani sbagliate. La cosa importante è che il cane non associ voi con la scossa (poiché il cane non capisce la sensazione può solo avere un associazione negativa). Questo è il suo punto di forza ma anche il suo punto debole. Se il cane identifica il collare con voi, sarà pieno di risentimento. I collari elettronici hanno una cattiva reputazione che deriva da persone che li usano in situazioni di obbedienza elementare. Una volta capita la connessione e collegato il proprietario a quella sensazione spiacevole, il cane ubbidirà, ma non si fiderà mai più del suo padrone.
Questo è in assoluto l’uso Più scorretto del collare elettronico: il peggiore, perché coercitivo. I cani non sono elettrodomestici. La vera obbedienza è qualcosa che richiede pazienza, leadership e rispetto da parte del proprietario o da chi si occupa del cane. E sebbene il collare elettronico possa spesso dare rapidi risultati, a meno che non si tratti di una situazione limite, è uno strumento che si presta ad abusi. Che scegliate o meno questo strumento, vi consiglio, prima di cercare di influenzare il comportamento del vostro cane, di trovare un professionista i cui metodi e la cui filosofia siano in sintonia con i vostri e che sia in grado di illustrarvene in modo corretto e accurato".
Alla luce di questa diffusa e chiara spiegazione fornita dal diretto interessato possiamo tranquillamente affermare che è assolutamente falso attribuire a Cesar Millan l'utilizzo di strumenti dolorosi per il cane, ed in particolare il collare elettrico.
Chiunque affermi il contrario o è una persona poco o male informata oppure è in mala fede.
A coloro che potrebbero - a ragione - obiettare che però in qualche caso lui stesso avrebbe usato questo strumento la risposta è contenuta sempre nell'estratto sopra riportato: ovvero come extrema ratio in casi di difficile ri-educazione e comunque in mani esperte e per finalità "salva-vita".
Lo vogliamo documentare (anche perchè - in totale (dei vari centinaia di episodi di Dog Whisperer) saranno due i casi in cui è dovuto ricorrere a tale strumento:
13° episodio della 5a stagione di "The Dog Whisperer- Uno psicologo da cani"
Prendete visione dell'estratto video: http://youtu.be/YdIxtuHcEaw
Se osservate dal minuto 6 noterete che Cesar Millan fa provare sulla pelle ad un cameraman gli effetti del collare elettronico. La scena prosegue poi con una dimostrazione del fatto che effettivamente questo strumento emette una vibrazione. Ma a questo punto probabilmente vi chiederete come mai in un altro video che si trova in rete il cane reagisce guaendo e saltando? Come Cesar stesso spiega, lo abbiamo letto sopra, il cane è spaventato da questa sensazione sconosciuta e quindi reagisce comunicando il suo disagio. Continuando a guardare il filmato lo vediamo nascondere sotto la poltrona, e questo passaggio viene utilizzato da molti per sostenere che effettivamente l'impulso che l'animale ha ricevuto dal collare elettronico sia stato doloroso. Ma è davvero necessario far provare dolore ad un cane per farlo nascondere? Chiunque ha un cane e passa con lui molto tempo sa benissimo che questa è una reazione comune quando si trova difronte a qualcosa che non capisce e non sa spiegarsi. Quante volte il vostro cane vi ha strattonato per scappare da qualcosa che secondo voi era totalmente innocuo, facendovi pensare che se anche lui avesse avuto una poltrona ci si sarebbe infilato sotto?
Pertanto Cesar Millan ha largamente dimostrato di riuscire a recuperare cani con molte problematiche utilizzando “metodi” meno invasivi, spaziando fino a metodiche definite “gentiliste”: facendo uso dei metodi del contro-condizionamento e del reindirizzamento.
Questo è un dato oggettivo, testimoniato da otto serie di Dog Whisperer.
Quindi crediamo che in questa circostanza in particolare ci siano state cause di forza maggiore che lo han costretto ad intervenire in questo modo. Lui stesso dice di ricorrere al collare elettronico solo in casi di estrema necessità, come quando ha dovuto contro-condizionare un cane che a causa della sua ossessione per i mezzi in movimento ha addentato i pneumatici di un pickup in corsa perdendo un occhio e rompendosi la mascella e ha cercato più volte di attaccare una mietitrebbia. Grazie all'intervento di Cesar questo cane ha abbandonato questa pericolosa abitudine ed è vivo e vegeto: i padroni gli sono grati e cosi anche noi. Oppure come quella volta che Jada Pinkett Smith (la moglie dell'attore Will Smith) l'ha chiamato disperata perchè uno dei sui cani, il povero Rocco, era stato ucciso da un serpente velenoso. In quest'occasione usò il collare elettronico per instillare nei cani di Jada la paura dei serpenti, la stessa che in natura è il branco ad insegnare. Il caso dell'ultimo video certamente non fa eccezione, e le motivazioni che han delineato la sua scelta potrebbero essere legate al grado di ossessione del cane, le capacità della padrona o addirittura al pericolo che il cane aveva di essere abbattuto.
Lo abbiamo ribadito negli intendimenti di questo gruppo: non è nostra volontà convincere nessuno di niente, nè è nostra intenzione discutere o litigare su alcun argomento. Siamo troppo impegnati a mantenere uno stato di energia positiva per lasciarci andare a queste inutili pulsioni.
Però ci pareva doveroso fare chiarezza, fornire quanti più elementi oggettivi e concreti affinchè ciascuno si faccia una opinione personale ma serena.


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