lunedì 8 ottobre 2012

CIBO INDUSTRIALE PER CANI E GATTI? NO GRAZIE!


Il cibo industriale è materiale organico di PESSIMA QUALITA' essenzialmente costituito da grassi cotti.
Infatti i residui di macellazione di pollame vario, bovino e ovino etc. che non possono più essere utilizzati in alcun modo per alimentazione umana vengono indirizzati al consumo animale.

Questi residui di macellazione vengono opportunamente omogeneizzati e bolliti utilizzando autoclavi ad alte temperature.

E' proprio questo trattamento che permette di conservare l'alimento a lungo termine.
Le temperature alle quali gli alimenti dei nostri amici vengono sottoposte vanno dai 70 agli 80 gradi centigradi.
Ma è risaputo che qualunque proteina e vitamina può reggere senza subire danni più o meno gravi temperature attorno ai 50° per pochi minuti, poi degenera.

Quindi a quelle temperature viene degradato tutto il valore nutrizionale della materia prima di partenza (che era già pessima in partenza) quindi rimangono solo grassi “cotti” come elemento nutrizionale.
Capiamo subito che una "pappa" fatta di questi alimenti è ben lungi dall'essere bilanciata.


Quando esce da questo trattamento con alte temperature, la pappa emana ovviamente un odore nauseante: i nostri amici a quattro zampe scapperebbero piuttosto che mangiarla!
Ecco allora che è necessario adoperare la chimica: aromi artificiali, coloranti, emulsionanti, edulcoranti, aspartame (notoriamente cancerogeno!), e vitamine sintetiche.

Tristemente, questa è la pappa che compriamo per i nostri migliori amici...


GLI EFFETTI

Il sapore artificiale così ottenuto è spesso irresistibile soprattutto per i gatti.
Per i cani invece non sempre è così, anzi, quando capita loro di mangiare un alimento fresco, se lo mangiano con gioia, ci fanno sentire in colpa, quasi come se non dessimo loro mai da mangiare ... (e forse è proprio così sotto certi aspetti!), se potessero parlare... certamente non ci chiederebbero le crocchette o le scatolette.

Nei gatti, in particolare, si manifesta un altro grave effetto collaterale quando il cibo consumato è solo quello industriale, costituito da scatolette e crocchette: l’inconsapevole proprietario accorcia la vita del suo micio (vale anche per il cane, ma in modi e tempi diversi).

Il cibo industriale sovraccarica il metabolismo, e giorno dopo giorno intossica gli animali, creando grossi problemi epatici ma soprattutto renali.

Nella pratica clinica è stato rilevato in modo pressoché costante che la vita di gatti alimentati con cibo naturale e crudo è lunga quasi il doppio rispetto a quella di animali alimentati solo con crocchette e scatolette.

In particolare questi ultimi non arrivano ai 10 anni per frequenti insufficienze renali che degenerano sotto la “pressione” delle tossine che quotidianamente ingurgitano insieme a grassi cotti.

Naturalmente viene coinvolto anche il fegato e il pancreas: non raramente ci si imbatte in diabeti o pancreatici acute da collegarsi con la dieta industriale sia in gatti che cani.

E’ ovvio che con un carico tossico quotidiano simile, gli organi colpiti sono soprattutto quelli emuntori e detossicanti, soggetti a un super-lavoro costante per un tempo prolungato.

Altro aspetto che va sottolineato per le pericolose implicazioni è la degenerazione dello smalto dei denti causato da un pH orale che da alcalino (come deve essere) diventa costantemente acido con l’assunzione quotidiana dei mangimi.

Questo è la causa principale della degenerazione delle cavità orali di cani & gatti.

Sono principalmente animali con diete industriali che presentano parodontiti di media e grave intensità con formazione tra dente e gengiva di “tasche batteriche” purulente che mandano in circolo vere e proprie infezioni nel sangue contribuendo non poco all’abbassamento ulteriore delle già precarie difese immunitarie.

A questa vera emergenza sanitaria ormai presente in quasi tutti i pazienti a quattro zampe di media età le multinazionali del “mangime” che sono i responsabili principali del problema con il loro “cibo-spazzatura”, come reagiscono ?

Molto semplicemente producono una nuova “linea” di prodotto dietetici “specifici” per i problemi dentali: negozianti, veterinari e proprietari tutti contenti, ringraziano!

In pratica si vende a caro prezzo la stessa “sbobba” che magari avrà crocchette un po’più “dure” o più piccole per …pulirsi i denti, o magari avranno aggiunto l’ennesimo additivo chimico “al fluoro” come prevenzione della carie (Sigh!).

Deve essere chiaro che solo un alimento fresco e vario, possibilmente crudo è in grado di mantenere in buona salute i nostri amici animali.

I proprietari devono comprendere che credere alla favola tanto pratica, semplice e comoda del cibo già pronto e salutare è una bugia e una illusione che porta, di fatto ad ammalare in modo progressivo ed irreversibile il proprio animale e certamente ad abbreviargli la vita.


Tratto da www.meglioinsalute.com




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